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17 Giugno 2020

10 regole per prevenire la demenza e per avere un invecchiamento sano

Nei nuovi contesti le modalità di invecchiare sono diverse, a seconda di come si combinano i vari fattori che influenzano il percorso, per cui prepararsi a tale processo è possibile utilizzando al meglio le risorse disponibili.

La preparazione all’invecchiamento è prima di tutto una scelta che non può essere imposta dall’esterno, è la persona che invecchia che deve essere a conoscenza che invecchiare bene si può.

Prima di procedere con le 10 regole credo sia doveroso che tu conosca due principi fondamentali che ti aiuteranno nella comprensione:

 l’apprendimento avviene lungo l’intero arco della vita (life long learning). Grazie a questa nozione, vediamo come anche il cervello che invecchia è perfettamente in grado di apprendere e immagazzinare nuove informazioni. Risulta quindi chiaro che non ci sia un momento della vita per imparare e uno per applicare, in ogni momento si apprende e si applica contemporaneamente. use it or lose it (usalo o lo perderai): in riferimento al cervello la sopravvivenza dei collegamenti tra i neuroni (SINAPSI) è legata al loro utilizzo. In particolare nell’invecchiamento molte delle attività che non vengono svolte, vengono perse per sempre (per un approfondimento http://www.neuroscienzedipendenze.it/maturazione_cerebrale.html).

Quindi, detto questo, prevenire la demenza si può?

La risposta è sì, in parte. Ciò che possiamo fare è far sì che il nostro cervello resti sano il più possibile, ma non possiamo influenzare determinati rischi di contrarre la malattia.

Vi sono infatti determinati fattori di rischio della demenza che non sono modificabili:

  • L’età, il rischio aumenta dopo i 65 anni;
  • La storia familiare;
  • Genetica (solo per le forme precoci).

E fattori che invece sono modificabili:

  • Aumento del colesterolo
  • Ipertensione arteriosa
  • Diabete mellito
  • Fumo di sigaretta/alcool/alimentazione
  • Vita sedentaria/obesità
  • Basso livello culturale/sociale
  • Altri fattori come tossine, carenza di vitamina D, depressione.

Anche se non ci si può tutelare completamente da una demenza, è possibile contribuire alla salute del proprio cervello! Un cervello sano riduce il rischio di contrarre la malattia o ne ritarda l’insorgenza.

Vi riporto qui sotto le 10 regole d’oro riportate dall’Alzheimer Association degli Stati Uniti

1. La testa innanzitutto: La salute inizia dal cervello. È uno degli organi più vitali del corpo e ha bisogno di cure e attenzione.

2. Dal cervello al cuore: Ciò che è buono per il cuore è buono per il cervello. Fare qualcosa tutti i giorni per prevenire malattie cardiache,ipertensione, diabete e ictus: possono aumentare il rischio di Alzheimer.

3. I numeri che contano: Tenere sotto controllo peso,pressione, colesterolo e glicemia.

4. Nutrire il cervello: Assumere meno grassi e più sostanze antiossidanti. L’alimentazione è parte fondamentale del mantenimento del nostro corpo, seguire una dieta sana ed equilibrata aiuta le arterie, il cuore e quindi di conseguenza anche il cervello.

5. Far lavorare il corpo: L’attività fisica ossigena il sangue e aiuta le cellule nervose: camminare 30 minuti al giorno tiene attivi mente e corpo. Il movimento infatti favorisce la vascolarizzazione del cervello e la formazione di nuove cellule e collegamenti nervosi. D’altro canto, il movimento protegge dalle malattie cardiocircolatorie e dunque anche dal correlato maggior rischio di demenza.

6. Stimolare la mente: Mantenere il cervello attivo e impegnato stimola la crescita delle cellule e delle connessioni nervose: leggere, scrivere,giocare, imparare cose nuove,fare le parole crociate.

Numerosi studi mostrano che nelle persone che allenano costantemente il loro cervello, i processi degenerativi sono meno evidenti e si manifestano molto più tardi. Un cervello allenato dispone inoltre di maggiori riserve ed è in grado di compensare i processi degenerativi. Vuoi saperne di più? Clicca qui

7. Avere rapporti sociali: Occupare il tempo libero con attività che richiedono sforzo fisico e mentale: socializzare,conversare, fare volontariato,frequentare un club, ritornare sui banchi di scuola. La compagnia degli altri permette di mantenere attivo il nostro cervello. Questo avviene perché ad esempio, per partecipare ad una discussione dobbiamo contemporaneamente: prestare attenzione a ciò che gli altri dicono, mantenere in memoria ciò che hanno detto e ciò che noi vorremmo dire ed infine, rispettare i tempi della comunicazione.

10-regole

8. Attenzione ai colpi: Usare le cinture di sicurezza, stareattenti al rischio di cadute, indossareil casco quando si va in bicicletta.

9. Essere saggi: Evitare le cattive abitudini:non fumare, non bere troppo,non fare uso di droghe.

10. Guardare avanti: Iniziare oggi a preparare il domani.

Ora che conosci come mantenere al meglio il tuo cervello, vorrei spiegarti cosa possiamo fare insieme:

  • Potenziamento cognitivo individuale: posso aiutarti a potenziare le tue abilità cognitive attraverso esercizi studiati e appositamente calibrati sulle tue esigenze;
  • Riabilitazione cognitiva: nel caso di deficit cognitivi già esistenti, dopo una valutazione, costruiremo insieme una strategia di intervento per raggiungere obiettivi che sono rilevanti per te e la tua famiglia. Allo stesso tempo, ove possibile, si possono potenziare le abilità residue;
  • Stimolazione cognitiva di gruppo: in questo caso gli esercizi vengono svolti in piccoli gruppi in modo da allenare il cervello ma anche favorire la socializzazione
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Claudia Cerutti
Claudia Cerutti

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