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13 Ottobre 2021
neuroni

Le fasi della malattia di Alzheimer

“Il cervello: se lo coltivi funziona. Se lo lasci andare e lo metti in pensione si indebolisce. La sua plasticità è formidabile. Per questo bisogna continuare a pensare.”

Rita Levi-Montalcini

Ciao, in questo articolo vorrei spiegarti quali sono i sintomi specifici per la malattia di Alzheimer.

Che cos’è l’Alzheimer?

La malattia di Alzheimer è una perdita progressiva della funzione mentale, caratterizzata dalla degenerazione del tessuto cerebrale, con perdita di cellule nervose, accumulo di una proteina anomala chiamata beta-amiloide e sviluppo di intrecci neurofibrillari (msdmanuals). Nell’immagine potete vedere la differenza tra un neurone normale e uno con placche amiloidi e intrecci neurofibrillari. In parole più semplici, nella malattia di Alzheimer alcune parti del cervello decadono, distruggendo le cellule nervose.

Il morbo di Alzheimer provoca quindi un lento declino delle capacità di memoria, del pensare e di ragionamento. Nel 60-80% delle persone anziane che soffrono di demenza, la causa è la malattia di Alzheimer. Questa patologia ha molti sintomi in comune con le altre demenze, provoca infatti:

  • - Perdita di memoria;
  • - Problemi ad utilizzare il linguaggio;
  • - Disturbi della personalità;
  • - Disorientamento;
  • - Problemi a svolgere le normali attività quotidiane;
  • - Perdita di interesse e di iniziativa;
  • - Difficoltà a prendere decisioni rapide;
  • - Imbarazzo di fronte a situazioni nuove;
  • - Disturbi comportamentali.

Tuttavia, in questa patologia, la memoria recente viene colpita più pesantemente rispetto ad altre funzioni mentali.

I deficit variano molto da persona a persona e questo rende difficoltosa la diagnosi in particolare nella fase iniziale della malattia.

Proprio per questo, i sintomi vengono classificati in base alle fasi della malattia, in modo da permettere ai caregiver di avere un’idea di che cosa aspettarsi.

Le fasi

Le fasi descritte di seguito permettono di capire come evolve la patologia. I sintomi dell’Alzheimer possono variare notevolmente da persona a persona e non tutti possono riscontrare gli stessi o avere un decorso alla stessa velocità. Può infatti capitare che in alcune persone, la malattia abbia un decorso molto rapido e che quindi si passi da una fase all’altra nel giro di pochi mesi. La persona in questione avrà quindi un peggioramento che sembra improvviso. In altre persone la patologia può avere un decorso più lento e quindi tra una fase e un’altra possono passare anni.

In letteratura spesso viene presentato un modello a tre fasi per spiegare il morbo di Alzheimer, oggi però vorrei spiegarvi il quadro sviluppato dal dott. Reisberg della New York University School of Medicine.

Fase 1: Nessuna disabilità. La persona non soffre di problemi di memoria.

Fase 2: Declino cognitivo molto lieve. Può trattarsi di un normale declino cognitivo legato all’avanzamento dell’età oppure potrebbero essere i primi segnali di Alzheimer. La persona potrebbe segnalare vuoti di memoria che però non vengono ancora riscontrati nel corso dei test.

Fase 3: Declino cognitivo lieve (Morbo di Alzheimer in fase precoce). Amici e familiari iniziano a notare delle difficoltà come ad esempio:

  • - Difficoltà a trovare la parola corretta;
  • - Problemi a ricordare i nomi di nuove persone;
  • - Difficoltà a svolgere compiti in contesti sociali o lavorativi;
  • - Dimenticare cose appena lette;
  • - Perdere e non trovare un oggetto di valore;
  • - Aumento dei problemi di organizzazione e pianificazione.

Fase 4: declino cognitivo moderato (morbo di Alzheimer in fase lieve o precoce). In questa fase una visita medica accurata dovrebbe poter rilevare dei sintomi chiari in diversi ambiti:

  • - Dimenticanza di eventi recenti;
  • - Difficoltà ad eseguire calcoli aritmetici impegnativi;
  • - Maggiore difficoltà a svolgere compiti complessi (come pianificare una cena);
  • - Iniziale dimenticanza della propria storia personale;
  • - Cambiamenti caratteriali (soprattutto in situazioni socialmente o mentalmente impegnative).

Fase 5: Declino cognitivo moderatamente grave (Morbo di Alzheimer moderato o intermedio). Il declino cognitivo diventa evidente e la persona inizia di avere bisogno di aiuto nelle attività quotidiane. In questa fase chi è affetto da questa patologia potrebbe:

  • - Non essere in grado di ricordare il proprio indirizzo o numero di telefono;
  • - Confondersi sul luogo in cui si trova o sul giorno attuale;
  • - Avere problemi con l’esecuzione di calcoli aritmetici meno impegnativi;
  • - Avere bisogno di aiuto per scegliere un abbigliamento adeguato per la stagione o per l’occasione;
  • - Può ricordare ancora eventi significativi su sé stesso e sulla sua famiglia.

Fase 6: declino cognitivo grave (Morbo di Alzheimer in fase intermedia). La memoria continua a peggiorare, possono esserci cambiamenti di personalità e la persona ha bisogno di aiuto per svolgere le attività quotidiane. In questa fase, le persone potrebbero:

  • - Perdere la consapevolezza delle esperienze più recenti;
  • - Non ricordare la propria storia personale;
  • - Avere bisogno di aiuto per vestirsi correttamente eseguendo i passaggi;
  • - Avere difficoltà nel sonno;
  • - Avere bisogno di aiuto nel gestire l’igiene personale;
  • - Avere problemi di controllo della vescica o dell’intestino;
  • - Avere cambiamenti di personalità e di comportamento (deliri di latrocinio, wandering e affaccendamento sono i disturbi comportamentali più tipici).

Fase 7: declino cognitivo molto grave (Morbo di Alzheimer in fase avanzata): nella fase finale di questa patologia la persona perde la capacità di rispondere all’ambiente, di esprimersi in maniera corretta e di controllare i movimenti. In questa fase è necessario molto aiuto in tutta la giornata della persona, i riflessi diventano anomali e muscoli rigidi.

Ora che conosci quali sono le fasi e i sintomi dell’Alzheimer, vorrei spiegarti che cosa possiamo fare insieme:

  • - Potenziamento cognitivo individuale: posso aiutarti a potenziare le tue abilità cognitive attraverso esercizi studiati e appositamente calibrati sulle tue esigenze, utili anche nella prevenzione delle demenze;
  • - Riabilitazione cognitiva: nel caso di deficit cognitivi già esistenti, dopo una valutazione, costruiremo insieme una strategia di intervento per raggiungere obiettivi che sono rilevanti per te e la tua famiglia. Allo stesso tempo, ove possibile, si possono potenziare le abilità residue;
  • - Stimolazione cognitiva di gruppo: in questo caso gli esercizi vengono svolti in piccoli gruppi in modo da allenare il cervello ma anche favorire la socializzazione;
  • - Supporto psicologico per i familiari: i caregiver sono perennemente bersagliati da eventi stressanti, ti posso aiutare a gestire al meglio il tuo familiare e, attraverso un percorso di supporto psicologico posso aiutarti a superare le difficoltà fisiche, emotive e psicologiche che possono incorrere in questo momento così particolare.

Se sei un caregiver e vuoi attivare un percorso personalizzato per te o per il tuo caro chiamami o scrivimi al numero +39 3501120291

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Claudia Cerutti
Claudia Cerutti

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