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17 Luglio 2020

Le demenze spiegate ai caregiver

"Di colpo lei si ferma e mi dice: “Sto per morire”… mi piace pensare che nel suo non sapere più chi è e dov’è, ci sia spazio per tutti quei pensieri, quelle paure e quelle domande che accompagnano l’esistenza di ogni essere umano."

Laura Baldassini

In questo articolo ti vorrei spiegare che cos’è la demenza, quali le diverse tipologie di demenza e in che modo ti posso aiutare.

Con il termine demenza si indica una malattia del cervello che comporta la compromissione di facoltà mentali (come la memoria, il ragionamento o il linguaggio) tale da pregiudicare la possibilità di una vita autonoma.

La demenza è una sindrome (ovvero un insieme di sintomi) che può essere provocata da molteplici malattie.

Nel 50% dei casi la demenza è sostenuta dalla malattia di Alzheimer, nel 15% è dovuta a lesioni cerebrali (ischemie) provocate dall’interruzione del flusso di sangue (questa malattia può essere prevenuta tramite il corretto controllo dei fattori che ne favoriscono l’insorgenza).

Nel 15-20% dei casi la demenza è dovuta alla presenza contemporanea dei casi riportati sopra.

Infine, nel restante 15-20% dei casi la persona presenta una demenza dovuta a malattie che possono poi guarire, come ad esempio malattie endocrine, abuso di farmaci e depressione.

Sintomi simili alla demenza possono manifestarsi nel corso di malattie acute o malattie croniche non ben controllate.

Infine, il trasferimento in ambienti quali l’ospedale o la casa di riposo può provocare uno stress tale da produrre una condizione di apparente demenza.

Il quadro generale delle demenze è caratterizzato da:

  • - Sintomi cognitivi: quali memoria, linguaggio, pensiero, orientamento spazio-temporale, capacità di critica e di giudizio.
  • - Sintomi funzionali: autonomia nello svolgimento delle attività di tutti i giorni.
  • - Sintomi comportamentali e psicologici: depressione, ansia, agitazione, aggressività, apatia, alterazioni della personalità, perseverazioni, disinibizioni.

Semplificando di molto i dati presenti in letteratura possiamo distinguere 2 grandi gruppi di demenze:

  • - Primarie: causate da malattie degenerative del cervello
  • - Secondarie: dovute cioè ad altre condizioni mediche

Nella tabella verranno riassunte le principali forme di demenze primarie e secondarie, questa tabella non racchiude tutte le demenze esistenti ma solo le più comuni.

tabella demenza primarie e secondarie -claudia-cerutti-psicologa

Di seguito cercherò di spiegarvi le forme primarie di demenza suddivise per i deficit che si vengono a creare.

  1. Malattia di Alzheimer: si tratta della forma più diffusa di demenza. La malattia nella maggior parte dei casi inizia verso il 65 anni.

    In questa patologia i deficit variano molto da persona a persona e questo rende difficoltosa la diagnosi in particolare nella fase iniziale della malattia.

tabella alzheimer claudia-cerutti-psicologa
  1. Demenza a corpi di Lewy: si tratta della seconda forma più diffusa di demenza. La malattia colpisce maggiormente gli uomini di età compresa tra i 45 e i 75 anni. Presenta dei sintomi in comune con la malattia di Alzheimer e con quella di Parkinson.
tabella demenza Lewy claudia-cerutti-psicologa
  1. Demenza di Parkinson (morbo di Parkinson): solitamente compare tra i 50 e i 79 anni. E' una patologia degenerativa e lentamente progressiva del sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale).
tabella parkinson claudia-cerutti-psicologa
  1. Demenza fronto-temporale: solitamente si sviluppa in persone di età inferiore ai 65 anni (55-65). Deriva da disturbi ereditari o spontanei (che si manifestano per ragioni sconosciute) che causano la degenerazione del lobo frontale e a volte temporale del cervello.
tabella demenza fronto temporale claudia-cerutti-psicologa

In conclusione, ciò che accomuna tutte le tipologie della demenza e su cui tutte le definizioni a riguardo sono concordi è che:

  • la sindrome determini una progressiva e insidiosa compromissione della memoria e di almeno un’altra funzione superiore;
  • ai sintomi che riguardano le funzioni cognitive si accompagnano alterazioni della personalità e del comportamento
  • una progressiva alterazione dello stato funzionale.

Questo quadro pregiudica gradualmente la possibilità di una vita autonoma, compromettendo progressivamente lo svolgimento delle normali attività della vita quotidiana, come vestirsi, lavarsi, mangiare o intrattenere delle relazioni sociali.

Cosa possiamo fare insieme?

  • Per la persona con demenza:
    • Riabilitazione cognitiva che ti possano aiutare a gestire i problemi di memoria, attenzione, linguaggio, funzioni logiche e abilità prassiche.
    • Fornirti il sostegno psicologico per superare il complesso momento della diagnosi
    • Fornirti dei suggerimenti per migliorare il tuo ambiente e la tua vita quotidiana.
  • - Per il caregiver familiare:
    • Fornirti suggerimenti utili per migliorare la gestione del paziente
    • Fornirti il sostegno psicologico
    • Fornirti le informazioni riguardo alla diagnosi e al decorso della patologia del tuo caro.

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Claudia Cerutti
Claudia Cerutti

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